«L’obiettivo che ci ha dato il Governo è ambizioso: raggiungere i 700 miliardi di euro di export, con una crescita del 12% nei prossimi anni. Per centrare questo traguardo, tutti i Paesi partner sono fondamentali, ma è chiaro che l’Asia rappresenta oggi un’area strategica, con cui intendiamo rafforzare ulteriormente le relazioni economiche e commerciali, anche sulla base del Piano d’Azione per l’export varato dal Ministro Tajani. La Malesia è un Paese prioritario, per il ruolo di ponte verso il Sud-Est asiatico, per una oggettiva affinità di interessi e obiettivi comuni, per il buon sistema infrastrutturale e per la presenza di un'industria manifatturiera avanzata. Possiamo offrire soluzioni e competenze in settori chiave come l’agroalimentare, l’aerospazio, l’energia rinnovabile, la sicurezza alimentare e la mobilità sostenibile. Si tratta di comparti ad alto valore aggiunto – fondamentali per lo sviluppo di relazioni bilaterali solide - in grado di fornire tecnologie 4.0 in cui l’Italia è all’avanguardia e che possono accompagnare la transizione tecnologica.
ICE è impegnata a fianco delle imprese italiane – in particolare le PMI – nei percorsi di internazionalizzazione, attraverso una rete capillare di quasi 80 uffici nel mondo in sinergia con le strutture diplomatiche (ambasciate e consolati), in quella che definiamo “diplomazia della crescita”. Siamo a disposizione delle imprese che intendono affacciarsi al mercato malese, offrendo supporto operativo, chiarezza normativa e un accompagnamento concreto per superare le sfide iniziali e cogliere tutte le opportunità di sviluppo. La Malesia è, infatti, inserita nell’area ASEAN con una popolazione di più di 600mln di persone, è strategica per la crescita del Made in Italy in quanto ha importato dall’Italia 1,7 miliardi di euro nel 2024 (con una crescita di +23.4 sul 2023 e di +33% rispetto al 2019). Questi numeri sono un buon risultato ma giocando di sistema con SACE, Simest e Cdp possiamo fare molto meglio».