«L’obiettivo dei 700 miliardi di export entro la fine della legislatura posto dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani è sfidante e al tempo stesso ha la funzione di allineare gli sforzi di tutte le realtà del Sistema Paese (ICE, Sace, Simest, CDP) per raggiungerlo, lavorando insieme e nella stessa direzione. Imola nel mondo non “significa” solo la gara di Formula 1, ma rappresenta tutto ciò che gira attorno al comparto della Moto, della Motor Valley più in generale e delle tecnologiche automotive che sicuramente sono tra le eccellenze della manifattura italiana. Un settore che oggi attraversa una fase di rallentamento e per questo va supportato attraverso gli strumenti propri di ICE della promozione e dello sviluppo del Made in Italy. Un evento come quello di Imola è quindi una occasione, un megafono, eccezionale perché riesce a raggiungere 5 milioni di audience e oltre 200 mila spettatori presenti, molti dei quali internazionali ai quali raccontiamo la bellezza e il valore di questa filiera fortemente innovativa che fa 60 miliardi di euro di export nel mondo. Il posizionamento dei nostri prodotti è alto - a differenza di quello di altri paesi competitor come la Cina - per la qualità, l’originalità e le performance ed è esattamente questo il messaggio che dobbiamo veicolare attraverso il nostro lavoro di accompagnamento all’internazionalizzazione del made in Italy».