DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI ICE, MATTEO ZOPPAS, INTERVENUTO DURANTE LA MISSIONE IN ISRAELE E PALESTINA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

«Siamo in Israele per dare supporto all’importante missione del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. Per suggellare anche la presenza e la vicinanza italiana, dopo gli accordi di pace a Gaza. L’Italia dal punto di vista commerciale può giocare un ruolo importante: con la fase che speriamo inizierà quanto prima di ricostruzione si apre una finestra che potrà rappresentare un’opportunità reciproca per l’Italia ed il territorio che interessa la striscia di Gaza. Un’area che necessita di interventi urgenti nei settori delle infrastrutture, della sanità e dell’istruzione e molti altri ambiti. Con la delegazione si è pensato a una valutazione delle attività che potranno essere svolte da parte dell’istituto.

Durante gli incontri bilaterali, prima con le rappresentanze istituzionali israeliane a Gerusalemme con il Ministro degli Affari Esteri Gideon Sa’ar e poi con il Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri palestinese Mohammad Mustafa a Ramallah, si è’ iniziato a valutare lo sviluppo di progetti di cui può beneficiare il commercio estero italiano.

Su Israele inoltre si è’ evidenziato uno spazio per la partecipazione alle attività della space economy. Oggi a incidere sulle esportazioni italiane verso Israele, che si attestano intorno ai tre miliardi e mezzo di euro, sono soprattutto i prodotti dell’alta tecnologia e i prodotti di altissima gamma che rispecchiano il core business del nostro Made in Italy.

Attraverso l’ufficio di ICE a Tel Aviv, che ringrazio per il prezioso lavoro svolto anche in questa fase complessa, continueremo a dare supporto a tutte le aziende che intendono implementare la propria presenza su questo territorio. Lo facciamo nell’ambito del lavoro della ‘diplomazia della crescita promossa dal MAECI e nell’attività di promozione del Made in Italy e attrazione degli investimenti di competenza dal MIMIT con l’obiettivo di superare i 626 miliardi di euro di export che rappresentano un quarto del Pil italiano».