Giappone
LE AZIENDE CHIMICHE GIAPPONESI ALLA RICERCA DI PARTNERSHIP PER I CHIP di nuova generazione
I principali produttori chimici giapponesi hanno intrapreso delle collaborazioni con altre aziende nel campo dei materiali per semiconduttori per far fronte ad una crisi prolungata delle loro attività principali nel settore petrolchimico.Se da un lato alcune di esse stanno attraversando una fase di trasformazione strutturale, con la speranza di legare il proprio business a quello dei semiconduttori, l’ascesa dell’IA generativa ha reso difficile per loro migliorare da sole le funzionalità dei semiconduttori spingendole ad adottare misure congiunte, come la creazione di strutture collaborative, al fine di accelerare lo sviluppo dei materiali correlati.A settembre, Mitsui Chemicals ha presentato ai media il suo Creative Integration Lab, una base di ricerca sui semiconduttori costruita nello stabilimento dell’azienda a Nagoya. Mitsui Chemicals vanta la quota di mercato più alta al mondo per i nastri protettivi usati nel processo back-end della produzione di semiconduttori, ovvero la fase in cui i chip vengono tagliati dai wafer. Nel nuovo centro di ricerca, inaugurato nel 2024 con un investimento di circa 3 miliardi di Yen (19,6 milioni di USD), Mitsui Chemicals coinvolge il personale di produttori di chip loro clienti oltre che ricercatori sia giapponesi che internazionali allo scopo di sviluppare e testare materiali per semiconduttori, favorendo lo scambio di opinioni. Nella clean room di 1.800mq vengono inoltre ospitate attrezzature per il processo back-end provenienti da diverse aziende.Resonac, anch’essa azienda con una significativa quota di mercato nei materiali per il back-end dei semiconduttori, ha istituito una struttura congiunta con il produttore di apparecchiature per chip Tokyo Electron e altre 25 aziende. All’interno di questo framework, le aziende stanno studiando la tecnologia dei wafer rettangolari, che consentono una produzione efficiente di interposer (dispositivi che collegano più chip) con maggiore capacità di elaborazione. Il presidente e CEO di Resonac, Hidehito Takahashi, ha sottolineato la necessità di collaborare con altre aziende, affermando che la tecnologia necessaria nei semiconduttori è diventata avanzata e complessa.Anche Sumitomo Chemical prevede di aumentare le vendite di materiali per semiconduttori di 2,5 volte entro l’anno fiscale 2030 rispetto al 2023, mentre il gruppo Mitsubishi Chemical sta lavorando allo sviluppo di tecnologie per il risparmio energetico nella produzione di semiconduttori.Queste iniziative sono spinte dal calo del settore petrolchimico, tradizionalmente dominante per queste aziende. I tassi operativi degli impianti di etilene sono bassi a causa della sovrapproduzione da parte dei produttori cinesi. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Japan Times