Nel primo semestre del 2025, l’Austria ha importato più prodotti agricoli di quanti ne abbia esportati, secondo le stime di Agrarmarkt Austria (AMA). Il calo più marcato riguarda la carne bovina: nonostante un aumento del valore delle esportazioni del 5%, la quantità esportata è diminuita del 27,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. La CEO di AMA attribuisce il calo non solo ai più alti costi di produzione, ma anche a una riduzione dell’offerta e a una maggiore incidenza di malattie tra gli animali, che hanno minato la fiducia degli allevatori. Situazioni simili si registrano anche in Germania, Francia e Spagna, dove la produzione di carne bovina è in calo e i prezzi ne risentono. Nel complesso, il deficit commerciale agricolo austriaco è cresciuto da 885 milioni nel primo semestre 2024 a 1,3 miliardi nello stesso periodo del 2025. Le esportazioni totali di prodotti agrari hanno raggiunto 88,6 miliardi di euro, di cui 7 miliardi verso la Germania, principale partner commerciale. Anche l’industria alimentare austriaca non mostra segnali positivi: secondo la Camera di commercio austriaca (WKÖ), le esportazioni alimentari sono aumentate del 3,1% raggiungendo 5,4 miliardi di euro nel primo semestre 2025, ma le importazioni sono cresciute ancora di più raggiungendo 4,8 miliardi di euro (+8%) riducendo fortemente il saldo positivo dell’Austria. A causa di alti costi per energia e salari e per eccessive norme burocratiche i produttori austriaci perdono competitività. La WKÖ critica specialmente il Green Deal europeo, giudicando esagerato il numero di nuove normative (supply chain, imballaggi, dichiarazioni ambientali), che mettono sotto pressione il settore. Infine, anche i dazi statunitensi stanno pesando sugli esportatori austriaci, rendendo più costoso vendere negli USA e spingendo molti produttori a riversare l’offerta sul mercato europeo, aumentando così la pressione sui prezzi interni. fonte: Kurier data di pubblicazione: 06/10/2025 (ICE VIENNA)

Fonte notizia: Kurier