A inizio settembre, il governo romeno ha confermato il mantenimento dell’imposta minima sul fatturato (IMCA) per le imprese con un giro d’affari superiore a 50 milioni di euro, introdotta a inizio 2024. Le aliquote sono 1% per la maggior parte delle aziende, 0,5% per le aziende petrolifere e del gas e 2–4% per il settore bancario.Per quanto riguarda le aziende con giro d’affari inferiore a 50 milioni di euro, la riforma prevede che per i costi sostenuti per servizi (come consulenza, gestione o proprietà intellettuale) acquistati da affiliate estere non residenti in Romania possono essere dedotti solo fino all’1% delle spese totali dell’azienda.Nonostante l’impatto ridotto per le multinazionali, le proposte fiscali da parte del governo hanno generato incertezze. Secondo esperti del settore e alcune associazioni imprenditoriali, la gestione della riforma potrebbe scoraggiare gli investimenti e ridurre la competitività, contribuendo ad un calo delle entrate fiscali. (ICE BUCAREST)

Fonte notizia: Business Review