Marocco - Giappone
MAROCCO: ACCORDO CON GIAPPONE PER PULIZIE DELLE DIGHE
Marocco e Agenzia giapponese di cooperazione internazionale (Jica) hanno firmato un protocollo d’intesa per un progetto innovativo per mettere in campo interventi e strategie mirate a prevenire o limitare l’accumulo eccessivo di sedimenti nei bacini della Moulouya e del Sebou, due aree strategiche per l’approvvigionamento idrico e la produzione di energia elettrica. Il progetto, della durata di quattro anni e con un finanziamento di 5 milioni di dollari, mira a preservare la capacità di stoccaggio delle acque in queste riserve idriche vitali. Lo riporta il sito leMatin.ma.L’accumulo di sedimenti nei bacini idrici rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza idrica del Marocco, riducendo la capacità di stoccaggio e compromettendo la gestione delle risorse idriche. Ogni anno, il Paese perde circa 50 milioni di metri cubi di capacità di stoccaggio a causa del fenomeno conosciuto come envasamento.Il progetto prevede l’impiego di tecnologie avanzate per monitorare e gestire i sedimenti, tra cui software specializzati per modellare e monitorare i flussi di sedimenti; immagini satellitari per osservare l’infiltrazione e l’apporto di sedimenti.Attrezzature moderne per il dragaggio dei bacini; strumenti di misurazione per monitorare i flussi solidi in ingresso nei bacini.Queste tecnologie saranno implementate in un bacino pilota per testare l’efficacia delle soluzioni proposte. Un aspetto fondamentale del progetto è la formazione del personale locale e lo scambio di competenze tra il Marocco e il Giappone.Il protocollo d’intesa è stato firmato da Abdelaziz Zerouali, direttore generale dell’Ufficio nazionale dell’elettricità e dell’acqua potabile, e da Tomoyuki Kawabata, rappresentante residente della Jica in Marocco. Questo progetto si inserisce in un quadro di cooperazione bilaterale che ha avuto inizio nel 1986, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle risorse idriche e promuovere pratiche sostenibili nel settore. (ICE CASABLANCA)
Fonte notizia: infoafrica