BHP ha registrato una crescita del 10% nella produzione di rame negli ultimi nove mesi, raggiungendo un totale di 1,5 milioni di tonnellate. Questo risultato è stato trainato da un incremento del 20% nei volumi della miniera Escondida, che da sola ha prodotto 977.000 tonnellate, oltre al buon andamento delle operazioni a Spence e Copper S.A. La produzione di Pampa Norte ha raggiunto le 194.000 tonnellate, mentre Antamina (in Perù) ha contribuito con 97.700 tonnellate.L’aumento della produzione è stato sostenuto da una maggiore estrazione di materiale, un miglioramento nel grado di alimentazione delle concentratrici (salito all’1,05% dal precedente 0,85%) e un maggiore rendimento degli impianti. Tuttavia, questi progressi sono stati parzialmente compensati da una minore produzione pianificata di catodi, mentre prosegue l’integrazione del progetto di lisciviazione Full Sal, il cui avvio produttivo è previsto per il FY25. Le previsioni di produzione per l’anno rimangono tra 1.180 e 1.300 kt, con aspettative di posizionarsi nella parte alta di questo intervallo.Si prevede che la produzione annua resti tra 240 e 270 kt. Cerro Colorado, intanto, rimane in manutenzione temporanea dopo aver prodotto 11 kt nel 2024. A livello globale, il CEO di BHP Mike Henry ha commentato il contesto macroeconomico, evidenziando l’impatto potenziale di un rallentamento economico e un commercio più frammentato. Ha sottolineato, inoltre, l'importanza della transizione della Cina verso un’economia guidata dai consumi e ha ribadito che BHP è ben posizionata per affrontare l'incertezza globale, grazie a operazioni di alto livello e opportunità di crescita organica con forti ritorni. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Electromineria