Dopo un mese di febbraio in leggera flessione dello 0,7% rispetto a un anno fa, le vendite di tessili e abbigliamento in Francia (escluso VAD) hanno seguito una traiettoria identica a marzo (-0,7%), rileva il bilancio provvisorio dell'Institut français de la mode (IFM). Si tratta di una flessione dell'attività del 10,6% rispetto al periodo pre-COVID (marzo 2019). Per tutti gli attori, le vendite generate online (+14,6%) sono state molto più orientate rispetto a quelle realizzate nei negozi fisici (-2,7%), come in gennaio e febbraio. Tra i vari canali di distribuzione, marzo è stato positivo per le catene di grande diffusione (Gémo, Kiabi, La Halle...), le cui vendite sono aumentate del 3,7%. Il mese si è rivelato atone per le catene specializzate (Devred, Maison 123, Petit Bateau...), con +0,6%, e i grandi magazzini e negozi popolari (Galeries Lafayette, Printemps, BHV...), che mostrano -0,6%. Infine, la dinamica è fortemente negativa per gli indipendenti multimarca, con un fatturato in calo del 7% a marzo, e per gli ipermercati supermercati, che sfilano dall'8,4%. Andamento delle vendite nel marzo 2025, rispetto al marzo 2024 - IFM   Il primo trimestre del 2025 si chiude con una leggera tendenza al ribasso per il settore tessile-abbigliamento in Francia (escluso VAD), dell'ordine di -1,1% rispetto al periodo da gennaio a marzo 2024. Il 2024 ha mostrato una stagnazione delle vendite complessive (+0,1% rispetto al 2023), secondo l'IFM, che prevede per l'anno in corso un ampio intervallo che va da un calo delle vendite annuali del 2% a un aumento del 2% rispetto al 2024. (ICE PARIGI)

Fonte notizia: YP FashionNetwork Francia 17/04/25