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17 Aprile 2025

Etiopia

ETIOPIA: ESPORTAZIONI IN CRESCITA DOPO LA SVALUTAZIONE DEL BIRR

Il ministero etiope del Commercio e dell’Integrazione regionale prevede che i ricavi derivanti dalle esportazioni raggiungeranno quota 7 miliardi di dollari statunitensi nell’anno fiscale in corso. Nei primi nove mesi, il Paese ha già incassato 4,5 miliardi, grazie soprattutto alla ripresa delle vendite di oro, caffè e prodotti ortofrutticoli. A trainare la performance è stata la svalutazione del birr, la valuta nazionale, avvenuta in seguito alla sua liberalizzazione lo scorso luglio. A fare il punto è Birrmetrics.Il 29 luglio 2024, la Banca nazionale d’Etiopia ha annunciato la fluttuazione del tasso di cambio del birr, che in poche ore è passato da 57 a oltre 115 birr per dollaro, allineandosi al tasso informale del mercato nero. La misura, richiesta dal Fondo monetario internazionale (Fmi) e dalla Banca mondiale, ha dato il via a un pacchetto di riforme macroeconomiche volte a rilanciare la competitività delle esportazioni e a stabilizzare il sistema finanziario del Paese.Il cambio di regime valutario ha sbloccato un credito agevolato da 3,4 miliardi di dollari da parte dell’Fmi (di cui 1 miliardo già erogato) e un programma triennale da 16,6 miliardi con la Banca mondiale. Secondo il primo ministro Abiy Ahmed, da allora le riserve valutarie della banca centrale sono aumentate del 200%, superando i 4 miliardi di dollari a inizio 2025, rispetto a meno di 1 miliardo dell’anno precedente.L’indebolimento del birr ha reso i prodotti etiopi più competitivi all’estero. A guidare le esportazioni è l’oro, spinto anche dal rialzo dei prezzi internazionali, seguito dal caffè, tradizionale punta di diamante del commercio etiope, e dal settore dell’orticultura, in particolare i fiori recisi. Anche semi oleosi e legumi hanno beneficiato della nuova dinamica valutaria. Il comparto agricolo, che contribuisce per il 33,3% al Pil e impiega oltre il 70% della forza lavoro, ha tratto vantaggio da un accesso più agevole alle valute estere.Nonostante i timori iniziali di un’impennata dell’inflazione, l’impatto sui prezzi dei beni importati – come carburanti, farmaci e alimenti – è stato contenuto. Il governo ha sottolineato come le misure abbiano finora evitato un’esplosione del costo della vita.Per analisti e istituzioni finanziarie internazionali, la riforma del tasso di cambio rappresenta un passo cruciale per affrontare la cronica carenza di valuta estera dell’Etiopia e attrarre investimenti, soprattutto nei settori della trasformazione agroalimentare e dei servizi. Tuttavia, persistono rischi significativi. La volatilità dei prezzi globali di oro e caffè, la bassa produttività agricola e le fragilità politiche, aggravate dai conflitti in corso, potrebbero compromettere i progressi compiuti. Secondo il governo, sarà fondamentale consolidare i risultati ottenuti, diversificare l’economia e rafforzare la stabilità interna per garantire una crescita sostenibile nel medio-lungo termine. (ICE ADDIS ABEBA)


Fonte notizia: InfoAfrica