Secondo un sondaggio del Consiglio degli Investitori Stranieri (FIC), l'attrattività della Romania come destinazione per gli investimenti ha raggiunto il livello più basso degli ultimi sei anni. Più della metà degli intervistati considera la Romania meno attraente rispetto ad altre località simili in Europa, un aumento significativo rispetto al 24% registrato nell'edizione precedente del sondaggio. Le principali criticità evidenziate dagli investitori riguardano la trasparenza e la coerenza nell'applicazione delle politiche (88%), il carico normativo (86%), la burocrazia (78%), la pressione fiscale (61%) e l'infrastruttura (47%). L'unico aspetto considerato ancora competitivo è la disponibilità di una forza lavoro adeguata (60%).Per quanto riguarda gli investimenti, solo il 35% delle aziende prevede di aumentare il capitale investito nei prossimi 12 mesi, mentre il 30% intende ridurlo, riflettendo un calo della fiducia simile ai periodi della pandemia e dell'inizio del conflitto in Ucraina. Inoltre, l'88% degli intervistati sta considerando tagli ai costi a causa dell'incertezza politica, del contesto geopolitico, del deficit di bilancio e delle incertezze fiscali.Nonostante ciò, oltre la metà degli investitori rimane ottimista, aspettandosi una crescita nel mercato interno, mentre solo il 12% prevede una contrazione. (ICE BUCAREST)

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