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7 Marzo 2025

Argentina

ARGENTINA: IL GOVERNO INTENDE FACILITARE IL COMMERCIO CON L'ESTERO

Il governo di Javier Milei ha abrogato il Sistema Statistico delle Importazioni (SEDI), un regime che controllava le importazioni, con l'obiettivo di semplificare e rendere più trasparente il commercio estero. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, elimina il SEDI e il Registro dei debiti commerciali per le importazioni con fornitori esteri. La decisione abroga le Risoluzioni Generali Congiunte n. 5429/2023, n. 5466/2023 e parzialmente n. 5478/2024, eliminando l'obbligo di informazione preventiva per le importazioni. Il Sedi è stato lanciato alla fine del 2023, poco dopo l'insediamento di Javier Milei, con l'obiettivo di eliminare le barriere commerciali, ridurre la discrezionalità e smantellare le possibili nicchie di corruzione. Il ministro dell'Economia, Luis Caputo, ha affermato che il meccanismo ha raggiunto gli obiettivi di normalizzare, rendere trasparente, ordinare e snellire il sistema delle importazioni. Semplificazione del processo di importazione. Gli importatori non sono più tenuti a presentare informazioni preliminari, con l'obiettivo di snellire le procedure e ridurre la burocrazia nelle operazioni di commercio estero. Controllo degli standard tecnici in fasi successive. La verifica della conformità alle norme tecniche avverrà durante l'utilizzo o la commercializzazione dei prodotti importati, anziché al momento dell'importazione. Allineamento con gli standard internazionali. La misura è in linea con i principi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), che promuove un commercio più libero e senza ostacoli inutili. Cancellazione delle dichiarazioni precedenti. Le dichiarazioni registrate attraverso il SEDI diventeranno nulle con l'entrata in vigore della nuova risoluzione. L'eliminazione del SEDI mira ad allinearsi ai principi dell'OMC e a promuovere un commercio internazionale più prevedibile, efficiente e privo di ostacoli inutili. Le operazioni di importazione non saranno più condizionate alla conformità con gli standard tecnici precedenti, ma i controlli saranno applicati al momento dell'uso o della commercializzazione. Caputo ha assicurato che, dopo la deroga, continueranno ad essere attuate politiche di facilitazione con l'obiettivo di rendere gli scambi commerciali semplici, trasparenti, efficienti e prevedibili, garantendo le condizioni per la concorrenza. Le dichiarazioni registrate in Sedi cesseranno di avere effetto a partire dall'entrata in vigore della nuova risoluzione, il 26 febbraio 2025. Allo stesso tempo, il governo ha adottato altre misure che mirano a ridurre la burocrazia e ad accelerare le importazioni, abbassando così i prezzi finali dei prodotti. Il Governo ha anche modificato il regime di importazione delle auto d'epoca con la Risoluzione 24/2025 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Le modifiche comprendono l'eliminazione dei requisiti informativi e delle dichiarazioni giurate relative al possesso di valuta estera certificata da istituti bancari, la valutazione ufficiale ex post (l'autorità deve garantire la corretta valutazione al momento della spedizione) e la Revisione Tecnica Speciale Obbligatoria (l'immatricolazione prevede già tale revisione), estendendo al contempo il periodo di validità del Certificato di Importazione di Autoveicoli Modello Collezione e/o di Veicoli di Interesse Storico.Inoltre, con la Risoluzione 16/2025, la Segreteria Nazionale dell'Industria e del Commercio ha aggiornato il Regolamento Tecnico sulla Sicurezza Elettrica, al fine di “modernizzare gli standard di qualità e sicurezza, riducendo i costi e i tempi burocratici”, secondo l'area. D'ora in poi saranno accettati i certificati rilasciati all'estero che garantiscono la sicurezza elettrica del prodotto, come quelli che seguono gli standard della Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC). Inoltre, i chip con una geometria diversa dal “chip argentino” potranno entrare nel Paese. Contemporaneamente, con la delibera 18/2025, è stato aggiornato il Regolamento Tecnico per gli Elementi di Protezione Individuale, in base al quale le certificazioni nazionali ed estere rilasciate da organismi di certificazione accreditati saranno considerate valide sul territorio nazionale, evitando la duplicazione di prove e controlli già verificati. (ICE BUENOS AIRES)


Fonte notizia: www.lavoz.com.ar 25/02/2025