Brasile
BRASILE, PRIMA FRENATA PER L’ESPANSIONE DI RINNOVABILI DOPO CINQUE ANNI
Studio dell’Iea: tagli alla produzione e rete precaria frenano la crescitaIl Brasile registrerà nel 2025 la prima riduzione in cinque anni dell’espansione delle fonti rinnovabili. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’Energia (Iea), secondo cui la causa principale del rallentamento risiede nei cosiddetti curtailments, tagli alla produzione dovuti alla mancanza di infrastrutture di trasmissione e alla bassa domanda elettrica. “La diminuzione dell’offerta, in particolare nel Nordest, e i colli di bottiglia nella rete stanno riducendo la redditività dei progetti, prolungando i tempi di consegna e aumentando le code di connessione”, sottolinea il documento. L’Iea avverte che i continui tagli stanno portando alla cancellazione di grandi progetti eolici e solari, con effetti a catena sull’intera filiera. Il fenomeno ha un costo elevato: le perdite legate al curtailment superano gli 800 milioni di euro (5 miliardi di reais), con il 70% concentrato nel Nordest. Bahia è lo stato più colpito (35,1% dei tagli), seguita da Rio Grande do Norte (25,4%) e Minas Gerais (15,6%), secondo dati del Centro di strategie delle risorse naturali ed Energia (Cerne).Nonostante la frenata, il Brasile rimane leader in America Latina, responsabile di quasi metà della nuova capacità rinnovabile prevista nella regione nel 2025. Tra il 2025 e il 2030, America Latina e Caraibi dovrebbero aggiungere complessivamente 160 gigawatt di energia verde. (ICE SAN PAOLO)
Fonte notizia: Ansa