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29 Novembre 2024

Irlanda

L'IRLANDA ALLE URNE MENTRE INCOMBE LA MINACCIA FISCALE DI TRUMP

L’Irlanda si prepara a votare venerdì 29 novembre per le elezioni generali, in un contesto di surplus di bilancio eccezionale ma con crescenti incertezze economiche legate alle politiche fiscali globali. I principali partiti – Fine Gael, Fianna Fáil e Sinn Féin – hanno avanzato proposte ambiziose di spesa e tagli fiscali, sfruttando i 30 miliardi di euro di entrate fiscali societarie e un surplus di bilancio previsto di 24 miliardi di euro per quest’anno. Tuttavia, la dipendenza dall’imposizione fiscale sulle multinazionali americane espone l’economia irlandese a significativi rischi.L’Irlanda ha attratto per decenni investimenti esteri diretti grazie alla sua bassa aliquota fiscale, oggi fissata al 15% per le grandi aziende. Questo modello economico ha reso il paese una base cruciale per aziende come Microsoft, Apple e Pfizer, che da sole rappresentano circa il 43% delle entrate fiscali societarie. Oltre l’80% di tali entrate e più del 50% delle tasse sui salari provengono da multinazionali americane.Tuttavia, le proposte di Donald Trump di ridurre l’aliquota fiscale sulle società negli Stati Uniti al 15%, in linea con quella irlandese, potrebbero ridurre l’attrattiva fiscale del paese. Se implementate, queste politiche potrebbero spingere le aziende americane a riportare i profitti negli Stati Uniti, mettendo in pericolo miliardi di entrate essenziali per finanziare progetti infrastrutturali e sociali in Irlanda. “Sarebbe un duro colpo per la nostra capacità di realizzare investimenti cruciali,” ha avvertito Derek Mooney, ex consigliere di Fianna Fáil.Nonostante i timori, le multinazionali non hanno manifestato l’intenzione di lasciare il paese, e il 48% delle aziende americane prevede di aumentare il personale nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, il rischio di una guerra commerciale o fiscale con gli Stati Uniti rimane alto.Sul fronte interno, i partiti promettono tagli fiscali significativi: Fine Gael propone di ridurre l’IVA per il settore dell’ospitalità e del commercio al dettaglio dal 13,5% all’11%, mentre Sinn Féin punta al 9%. Fianna Fáil si concentra sulla riduzione della Universal Social Charge (USC), con Sinn Féin che promette di abolirla sui primi 45.000 euro di reddito.Nonostante l’attuale prosperità e ricchezza, l’Irlanda non è immune a rischi economici. Il governo uscente ha sottolineato che metà delle entrate fiscali societarie dello scorso anno rappresentano guadagni straordinari e non garantiti. A quasi 14 anni dal salvataggio UE-FMI, il paese affronta sfide come carenze infrastrutturali, rischi climatici e un mercato immobiliare sotto pressione.Le elezioni si configurano quindi come un momento decisivo per l’Irlanda, con il ministro uscente Paschal Donohoe che ha definito il voto “economicamente il più importante della mia vita”. Il futuro governo sarà chiamato a proteggere l’equilibrio economico del paese e a gestire le sfide poste da un panorama internazionale in evoluzione. (ICE LONDRA)


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