Stando gli ultimi dati statistici pubblicati dal Banco Central del Ecuador, l'industria mineraria nazionale continua a crescere nel Paese andino, con prodotti minerari esportati che hanno raggiunto il valore di 3,3 miliardi di USD nel 2023, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, piazzandosi al terzo posto tra i prodotti ecuadoriani non petroliferi più richiesti all’estero.  Ciò è evidente anche nella classifica generale delle prime 100 imprese esportatrici del Paese, in cui figurano 13 aziende del settore minerario, di cui due nella top 5.Nello specifico, si tratta delle società Ecuacorriente (società a capitale cinese) e Aurelian Ecuador (filiale della canadese Lundin Gold), responsabili rispettivamente delle miniere Mirador (concentrato di rame) e Fruta del Norte (oro e argento), entrambe localizzate a Zamora Chinchipe.Con l’entrata nella fase di produzione di queste due miniere nel 2019, le esportazioni minerarie ecuadoriane, pari allora a 326,4 milioni di USD, hanno sperimentato un’impennata crescendo ad oggi in valore di ben 10 volte, superando i prodotti tradizionali dell’export nazionale come il cacao, il tonno, il pesce e i fiori. L’oro è il minerale che ha inciso maggiormente, nella misura del 42%, nelle esportazioni minerarie dell’Ecuador nel periodo in esame. L'azienda Lundin Gold, che esporta lingotti doré e concentrato d'oro verso la Germania, la Bulgaria, il Canada, la Cina, la Finlandia e Taiwan, ha evidenziato che negli ultimi 2 anni la sua produzione media annua è stata di circa 480.000 once d'oro.Lundin Gold prevede una produzione di oro tra 450.000 e 500.000 once quest'anno. Mentre Ecuacorriente avvierà la seconda fase del progetto Mirador: la costruzione di un nuovo deposito di rame su larga scala.Inoltre, il Governo intende aggiornare il catasto minerario (sospeso dal 2018), strumento necessario per il rilascio delle nuove concessioni e per il rilancio del comparto.  (ICE CARACAS)

Fonte notizia: https://www.eluniverso.com/noticias/economia/una-brillante-produccion-nota/