Italian Design Day 2024

L’VIII edizione della Giornata del Design Italiano in Slovenia si è svolta anche quest’anno all’interno del festival Big Architecture, in programma a Lubiana nei giorni 15 e 16 maggio 2024; l’evento è stato inquadrato nell’ambito della strategia della promozione integrata, promossa e coordinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il festival Big Architecture è diventato nel tempo il punto di riferimento della comunità di architetti, interior designer e operatori di settore dell’area del sud-est Europa. Oltre agli spazi dedicati agli espositori la manifestazione propone un nutrito programma di conferenze e iniziative di networking. L’evento dedica ampio spazio alle premiazioni di architetti e designer provenienti dall’area del sud est Europa, inclusa l’Italia, nelle due categorie Architettura e Interior Design.

Per la Giornata del Design Italiano ICE-Agenzia Ufficio di Lubiana, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e sotto il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia in Slovenia, ha organizzato per il 15 maggio la tavola rotonda “Bellezza e ospitalità”, a cui hano preso parte l’Architetto Francesco Scullica, “Testimonial del Design Italiano” per la Slovenia, Professore ordinario di Disegno Industriale presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano ed esperto di architettura e design dell’ospitalità, e gli Architetti sloveni Špela Leskovic e Aleš Košak, formatisi presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Lubiana e titolari dello studio sloveno AKSL, con sedi in Slovenia e Austria, che ha firmato numerosi progetti in diversi paesi europei. La moderazione è affidata all’Architetto Ana Gruden, proveniente dall’Università di Lubiana con esperienza di specializzazioni all’estero e un master in cinematografia.

Il tema affrontato nella Conferenza si è coniugato perfettamente con la tematica ufficiale dell’Italian Design Day 2024: “Fabbricare valore: inclusività, innovazione e sostenibilità”. L'intervento del Prof. Scullica ha mirato ad approfondire l'approccio italiano in relazione al settore dell'ospitalità e in particolare degli spazi ricettivi, sottolineando alcune questioni significative, fra cui la relazione con il contesto e con la cultura del luogo, la ristrutturazione di edifici esistenti, l'attenzione al dettaglio, anche nell'ottica di un approccio sostenibile e di rigenerazione urbana e dei contesti esistenti.

La visione dal Professor Scullica è racchiusa nella definizione “The City of Care”, un approccio nell’evoluzione del design e dell’architettura dell’ospitalità, teso a sottolineare come la tradizione italiana, con il suo retaggio di umanitarismo e di bellezza, ben si coniuga con le attuali esigenze di conservazione e rinnovamento degli spazi esistenti. La storia del design italiano può quindi fornire un modello da seguire per realizzare fini di sostenibilità, accoglienza e rigenerazione degli spazi.

Nel corso dei due giorni di manifestazione, è stato possibile visitare uno spazio allestito sotto la supervisione di ICE Lubiana dal titolo Italian Design Exhibition, al cui interno è stata ospitata la mostra 100 Vasi di design italiano, realizzata e fornita dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale in collaborazione con Skira Editore.

All’interno dello stesso spazio è stato inoltre allestito un angolo che ha esposto elementi di arredo di alta artigianalità, esempi della migliore espressione della produzione italiana: grazie alla collaborazione tra ICE Lubiana e lo showroom sloveno Domize d.o.o, che ha accolto l’invito, rivolto a operatori locali, di partecipare all’iniziativa, il pubblico ha potuto ammirare alcune produzioni dei marchi italiani Felis e Porada.

Nonostante la recente flessione dell’import dall’Italia, a seguito della performance molto positiva degli anni post-covid, il consumatore sloveno continua ad apprezzare i prodotti italiani del sistema-abitare. Nel 2023 la Slovenia ha importato dall’Italia articoli di arredamento e illuminazione per un totale di quasi 65 milioni di euro; l’Italia si conferma il secondo fornitore dopo la Germania.

Video