
Si è svolto il 4 dicembre 2024 presso l’Istituto di ricerca InnoRenew CoE di Izola, in Slovenia, il Forum sulla Blue Economy, promosso dall’Ufficio di Lubiana in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Slovenia.
L’iniziativa nasce come follow up di un evento sul settore delle infrastrutture tenutosi online nel dicembre 2020, in cui era stata coinvolta l’OICE, l'Associazione di categoria che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica.
Il forum ha affrontato le tematiche della protezione ambientale dai cambiamenti climatici in campo marittimo e idrogeologico e presentato le misure preventive e gli interventi da realizzare a livello infrastrutturale. In particolare sono state approfondite le tematiche dei rischi dell'innalzamento del livello del mare e le misure di prevenzione da adottare nei confronti di alluvioni, tema molto dibattuto a seguito delle gravi inondazioni che hanno colpito la Slovenia e alcune regioni d'Italia nel 2023. Un altro argomento trattato è quello dell’integrazione logistica del litorale in un'ottica di crescita sostenibile.
Si tratta di temi in cui convergono gli interessi di Slovenia e Italia, anche alla luce dell’Accordo di Cooperazione trilaterale nell'Adriatico settentrionale, tra Italia, Slovenia e Croazia, lanciata nel dicembre 2020, che ha come oggetto l'impegno verso la tutela dell'Adriatico sui temi connettività, economia blu, sicurezza marittima e protezione ambientale. Nel dicembre 2023 la Slovenia ha assunto la Presidenza della Convenzione di Barcellona (COP23), Convenzione per la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell'inquinamento, istituita nell'ambito del MAP Piano d'Azione delle Nazioni Unite per il Mediterraneo.
Il Forum si è aperto con i saluti istituzionali del Direttore dell’Ufficio ICE di Lubiana, Giacomo Ricciotti, dell’Ambasciatore d’Italia in Slovenia Giuseppe Cavagna e del Segretario di Stato del Ministero delle Risorse naturali sloveno Lidija Kegljevič Zagorc.
E' poi seguita una sessione tecnica di analisi dei cambiamenti climatici, con interventi di rappresentanti italiani e sloveni del mondo accademico e imprenditoriale.
Primož Banovec, della Facoltà di Ingegneria civile dell’Università di Lubiana, ha presentato i risultati di un recente studio sull’impatto dell’innalzamento del mare sulla costa slovena con proiezione a lungo termine. Michele Greco dell’Università della Basilicata ha tenuto un intervento sul progetto europeo Save Medcoast che attraverso strumenti di modellazione mira a prevenire i disastri naturali causati dagli effetti dell'aumento del livello del mare nelle principali zone costiere esposte della regione mediterranea.
Beatrice Majone dell’OICE ha introdotto l’associazione, illustrato la complessità del territorio italiano e presentato gli interventi progettati da studi e società associate quali soluzioni alle criticità esposte.
Presenti i rappresentanti di aziende italiane di settore: Enrico Altran di AcegasApsAmga, Marco Politi di DBA Group, Davide Russo di Idrostudi, Stefano Ripari di Politecnica Ingegneria e Architettura e Diego Santaliana di Polo Tecnologico dell’Alto Adriatico, i quali hanno preso parte ad un panel sulle misure di prevenzione e adattamento infrastrutturale ai rischi idrogeologici.
Nella sessione dedicata alle best practices nella prevenzione e gestione delle alluvioni, Armando Brath dell’Università di Bologna e il Direttore del Dipartimento delle Acque del Ministero delle Risorse Naturali sloveno Ervin Vivoda hanno relazionato sui casi delle inondazioni avvenute nel 2023 in Emilia-Romagna e in Slovenia.
È seguita una sessione a cura di Intesa Sanpaolo Bank Slovenia, con un intervento introduttivo di Luigi Fuzio, CEO di Intesa Sanpaolo Bank Slovenia, e le presentazioni su infrastrutture portuali e economia marittima da parte di Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM Research Center for Economic Studies del Gruppo Intesa Sanpaolo e di Alessandro Panaro, Capo del Servizio Maritime & Energy di SRM.
Ha concluso i lavori un panel sui rischi di perdita e misure di conservazione della biodiversità marina dell’Alto Adriatico che ha visto interventi di rappresentanti di istituti di ricerca sloveni e italiani: Hana Hanžek-Turnšek di YouSea Institute di Pirano, Tina Kosjek del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Istituto Jožef Stefan di Lubiana, Jerneja Penca del Mediterranean Institute for Environmental Studies del Science and Research Centre di Capodistria, Martina Orlando-Bonaca dell’Istituto Nazionale di Biologia di Lubiana e Vinko Bandelj dell’OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste.
Il Programma ed alcune presentazioni in lingua inglese, in formato PDF sono disponibili a questo LINK.